Sacchetti: "Per il 2022 avremo una moto sviluppata rispetto a quella del 2021"
In questa stagione il tedesco Philipp Oettl passerà al WorldSBK con il Team GoEleven
Il Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike nel 2022 presenterà sei esordienti al via e tra loro vedremo anche il tedesco Philipp Oettl che sarà all’esordio in Campionato insieme al Team GoEleven. All’evento di presentazione il team ha svelato un'eccezionale livrea blu con cui scenderà in pista in questa stagione: il Team Manager Denis Sacchetti ha parlato della Ducati Panigale V4 R che il Team GoEleven utilizzerà nel 2022 dicendo la sua anche sulla prima annata che attende Oettl nella classe regina delle derivate di serie e della sua ‘sorpresa’ legata al recente test svolto a Portimao.
Oettl si prepara a scendere in pista nel WorldSBK dopo due stagioni che lo hanno visto al via nel WorldSSP in sella a una Kawasaki; in 38 gare ha conquistato 11 podi pur non riuscendo a salire sul gradino più alto. Il 2022 rappresenta un nuovo inizio per Oettl che si unisce al Team GoEleven nel WorldSBK in sella a una Ducati Panigale V4 R.
In merito alla moto che disputerà la stagione 2022, il Team Manager Sacchetti ha affermato: “La moto è una Ducati V4 R in versione WorldSBK. Si tratta di una derivazione della versione con cui abbiamo corso nel 2021, l’abbiamo aggiornata e abbiamo apportato delle migliorie. Lo sviluppo non si ferma mai e ci sono anche alcune novità tecniche molto interessanti. Non si tratta di una moto nuova ma è una moto di sviluppo rispetto a quella del 2021”.
Sacchetti ha parlato anche delle sfide che Oettl è chiamato ad affrontare nella sua prima stagione nel WorldSBK, come per esempio le differenze nello stile di guida tra le due categorie, la maggiore potenza e come dovrà guidare la moto affinché sia il più veloce possibile.
Sacchetti ha detto: “Si tratta di uno step importante dato che i cambiamenti riguarderanno lo stile di guida, la posizione del pilota, ma anche la modalità in cui si affrontano le curve, la frenata, l’accelerazione… ci sono tanti cavalli in più, la gestione elettronica è più complicata come anche il metodo di lavoro. Cambia tanto dato che con una moto da 1000cc devi ‘fare’ un po’ più di stop and go, devi fermare un po’ di più la moto per poi ripartire tenendola dritta per scaricare a terra tutta la potenza che hai. Il rapporto con Philipp è stato incredibile fin dal primo giorno in cui ci siamo incontrati, ha un ottimo metodo di lavoro e si trova molto bene all’interno del team. Nel primo test ci siamo focalizzati sull’ergonomia della moto dato che questa è una delle cose più importanti del nostro programma specialmente per un giovane che guida la nostra moto per la prima volta. Nel test di Portimao mi ha sorpreso dato che è andato meglio di quanto mi aspettassi”.
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